Le parole sono tutto
In questo libro, che ricostruisce gli ultimi vent’anni di evoluzione tecnologica e umana della comunicazione, si descrive con esempi e dettagli, la situazione nella quale tutti noi ci troviamo, oscillanti tra due opposti e pericolosi estremismi: da una parte il rifiuto del web e dei nuovi canali di comunicazione, che è anche spesso un rifiuto dei media in quanto tali, non più portatori di notizie e di informazioni, ma meri strumenti di propaganda e di strumentalizzazione, dall’altra parte una sudditanza e un volontario asservimento alle nuove tecnologie privo spesso di consapevolezza e di conoscenza dei meccanismi di sfruttamento economico, di profilazione dei nostri gusti, delle nostre scelte e delle nostre opinioni.
Combattuti e oscillanti tra i due estremi, perdiamo quel punto di equilibrio necessario per sfruttare la tecnologia senza essere sfruttati. L’equilibrio è infatti il più potente motore umano, la capacità di vivere, pensare, confrontarsi in modo aperto, sano, armonico, senza venire risucchiati da estremismi, paure irrazionali, distorsioni cognitive e informative. Nel mondo polarizzato nel quale siamo, spesso inconsciamente, immersi, adoperare il discernimento è quasi un atto rivoluzionario, sembra oramai impossibile riconoscere qualche ragione nelle opinioni altrui, così come vedere sia il bianco che il nero delle nuove tecnologie. Eppure questo libro ci dice che è possibile applicare uno sguardo diverso alla realtà, a patto di conoscere gli snodi fondamentali nella comunicazione degli ultimi vent’anni, in politica, nel business, nelle nostre relazioni tra esseri umani. Facendolo, si può persino imparare a utilizzare il web invece che essere utilizzati.
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