Descrizione
La figura di Caterina Sforza si innalza sullo sfondo delle vicende rinascimentali che attraversarono l'Italia e l'Europa. A capo di uno Stato piccolo per superficie ma strategico negli equilibri di potere della penisola, Caterina apparve signora capace di strategie spietate, virago dagli appetiti erotici insaziabili, vedova di tre mariti, esperta di studi alchemici. Figura di donna guerriero, Caterina intese esaltare la bellezza e la salute secondo le prescrizioni di un ricettario che diede conto di lunghe sperimentazioni e di una cultura tradizionale tipica delle ricerche dell'epoca. La contessa seppe conservare il valore degli avi e lo spirito di suo padre, e fino al termine della propria vita volle proclamare il senso di fierezza della stirpe sforzesca e l'incarnazione di un valore destinato, forse per sempre, a far stupire il mondo.
Recensione
Di solito cerco di evitare le biografie apprendendo la vita dei personaggi storici attraverso i romanzi. Ovviamente è inutile dire che cerco romanzi storici con la dovuta veridicità storica e non solo romance con ambientazione storica.
Ma Caterina Sforza è un personaggio che necessita e merita un libro tutto suo. Che Donna.
Di certo la sua vita non è stata semplice e, molto probabilmente, non è stata corretta al cento per cento ma bisogna valutare le circostanze e il periodo in cui ha vissuto e in base al contesto vi assicuro, era più corretta e forte di tantissimi suoi avversari o amici/nemici.
Ha saputo prendere decisioni difficili con la sicurezza e intelligenza che raramente si può intravedere nell'uomo (forse il mio è un pregiudizio ma si basa su ciò che ho letto). Per questo veniva ammirata ma anche odiata, un odio che io suppongo sia attribuire alla paura che avevano di quella donna capace di regnare sulla sua Signoria.
Forse c'era anche della gelosia dato che era conosciuta anche come donna dalla bellezza unica e un amante molto focosa.
Nonostante la sua vita fosse già dura di per se anche per i rapporti altalenanti con i figli, i parenti e le varie alleanze, credo che il peggio, Caterina, lo ha vissuto post mortem. Perché non c'è cosa più orribile e disumana della profanazione della tomba di una persona, al di là di ciò che essa ha fatto nel corso della propria vita, soprattutto se da parte di religiosi.
Parlando invece del libro nella sua forma vi posso assicurare che la scrittura di Pierluigi Moressa è meravigliosamente scorrevole e accattivante. Ad ogni informazione volevo saperne sempre di più, un po' come quando sei di fronte ad un piatto buonissimo e ad ogni boccone che assapori vuoi subito il successivo.
Quello che sicuramente ho apprezzato più di ogni altra cosa è che non si parlava solo della persona di Caterina Sforza ma l'autore ha saputo, intelligentemente, inquadrarla nel suo periodo storico quindi possiamo conoscere questa grande donna a trecentosessanta gradi. Perché ci viene illustrato come lei reagiva di fronte alle questioni più difficili.
L'unica pecca, come sempre, è la mancanza dell'albero genealogico in compenso però c'è un importante bibliografia.
Voto ☑☑☑☑,5/5
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