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Recensione: per colpa di una merendina

Trama "Non ti amo più": comincia così, con queste parole, in un giorno d'estate, il percorso doloroso e scomodo di una trentaseienne madre e (ormai ex) moglie. D'altronde, provateci voi, dopo essere state scaricate, a fare 5 km di corsa rabbiosa con un paio di scarpe nuove! La rabbia si gonfia e diventa collera, poi si scioglie in un mare di lacrime e si trasforma in delusione ma anche disinganno e disperazione (tutte con la D?). Ma, ops, ci sono una casa ed un lavoro da mandare avanti, e soprattutto loro, Figlio 1 e Figlia 2, che chiedono baci, serenità e torte al cioccolato. Da ex a single, a tigre del ribaltabile, il passo (a uno) è breve ma, se si balla a piedi nudi sulle note dei The Killers, sorseggiando un Mojito, può diventare una danza emozionante e, udite udite, per certi versi addirittura divertente •(Immagine di copertina: Marialinda Toriello).

Autore Manuela Monaco, classe 1981, vive a Genova con i suoi due bambini (e con parecchi sogni che però sporcano meno dei suoi figli), è insegnante presso la scuola per l'infanzia e all'occorrenza speaker in una radio locale. Per questioni personali - di cui potrete conoscere i dettagli leggendo questo libro - e ubbidiendo al famoso detto "meglio fuori che dentro" (Cit. Shrek 3), nel 2017 dà vita al blog "Io parlo da sola". Dopo qualche tempo si accorge che proprio da sola non è, pertanto si butta a capofitto, e senza paracadute, nella scrittura di un libro pubblicando " Racconti surreali per gente normale" (Aut. 2018). Ironica, profonda e con un'ottima conoscenza di come vanno le cose dopo che qualcuno ti dice "Non ti amo più", decide di berci su e scrivere questo libro e, con esso, un nuovo capitolo della sua vita. Recensione

"Evoluzione, mi sono detta. Cambiamento, mi sono detta. Cresci, mi consigliò la ragione. Amati, sussurrò il cuore. Non mi far venire la gastrite, implorò lo stomaco. "

Dunque, partiamo dal principio. "Per colpa di una merendina" di Manuela Monaco è un libro, un percorso post separazione di una donna che si è sentita dire "non ti amo più". Quello di affrontare una separazione non è di certo un carnevale di Rio anzi, Manuela racchiude dentro le pagine del proprio libro tutte le fasi, dal rifiuto all'accettazione della nuova situazione. È un percorso in salita, fatto di alti e bassi, momenti complicati come quello di spiegare ai figli perché mamma e papà non vivono più nella stessa casa, affrontare nuove routine, fare conti con impegni che prima erano del marito, affrontare le giornate in solitudine perché i figli stanno con papà e via discorrendo tutte le vicissitudini che possiamo cercare di comprendere o comprendere per chi ha vissuto direttamente o indirettamente (come i figli) una situazione di separazione.

"- Eh, i bambini sono Stati informati. Sai, quando diventi genitore la cosa che ti prometti sin dall'inizio è quella di cercare di proteggerli, per quanto potrai, dalle brutture della vita e dalla sofferenza, ma quando le brutture e la sofferenza sei proprio tu a procurargliele, beh ti senti una fallita e un incapace e ci stai malissimo. Tutto questo lascerà loro una cicatrice sul cuore."

Leggendo ho pensato che la colonna sonora perfetta per questo libro fosse "Nostalgia canaglia" di Albano e Romina 😅🙈. In tanto perché la nostalgia -dopo la rabbia e la delusione - è il sentimento predominante sotto diversi aspetti. La nostalgia delle piccole attenzioni e condivisioni che c'erano quando si condivideva la vita con il marito. Ma, soprattutto, la nostalgia del lettore che si ritrova a ripercorrere la propria infanzia (mi riferisco a chi è cresciuto negli anni '80 e '90). L'autrice cita e rivaluta numerosi cartoni animati di quegli anni che noi ingenui ragazzini guardavamo e dai quali prendevamo le nostre ispirazioni. L'autrice usa sempre lo stile ironicamente critico e si interroga quanto quei cartoni e giochi hanno influenzato la nostra crescita e in che modo. Ho apprezzato come Manuela riesce a trasmettere i veri valori di una vita sia di coppia sia da "nuova single con figli". Ci sono momenti in cui si percepisce il dolore della separazione...

Mi riferisco a semplici e brevi frasi tipo: “come stai? ”, “Cosa fai?”, “Ti piace questo?”, “Vuoi un caffè?”, “Aspetta che ti prendo una coperta”.

E altri che raccontano come bisognerebbe imparare ad amare se stesse, a darsi la giusta importanza e ricredere nel proprio valore perché la vita di una donna non finisce con una separazione. Manuela pone molto l'accento sull'amicizia che, in quel periodo, era una mano Santa nei momenti peggiori. La sua è una scrittura consapevole e profonda, mirata e dosata al punto giusto e il tutto è arricchito da un linguaggio irriverente che mi ha fatta ridere fino alle lacrime. Non ho capito bene come c'è riuscita ma ha scritto tutta la sacro Santa verità sulla vita di coppia e post coppia ridendoci su, facendo battute (spesso palesemente a doppio senso). Per me, non me ne vogliano i cattolici, "per colpa di una merendina" è la Bibbia delle relazioni umane. Ci sono racchiuse tante chicche eccezionali ed intelligenti che lasciano a bocca aperta. Un finale che mi ha mandata in iperventilazione per colpa delle risate.

"-Cosa fai? Di dove sei? Che lavoro hai fatto? Hai degli hobby? Cosa ti piace fare? Che carattere hai? Hai figli? Hai intenzione di avere altri figli? Quali sono le tue passioni? E le tue peculiarità? Il tuo peggior difetto? Il tuo miglior difetto? Il tuo peggior preggio? Il tuo miglior preggio? Se dovesse chiederci cose tipo “Sei flessibile? Ti piace lavorare in team?”, ecco, preoccupiamoci e cerchiamo di capire che argomento preciso stiamo affrontando; essendo domande ambigue, è fondamentale.

Eh niente, vi lascio con questa perla di saggezza che mi ha mandato in crisi epilettica dal ridere ma credetemi ce ne stanno a gogò. Davvero ragazzi vi dico che dovete leggere "Per colpa di una merendina" perché vi illuminerà e vi farà passare un pomeriggio (ok io ci ho messo tre pomeriggi ma perché lavoro e sono lenta di mio) esilarante. È uno di quei libri che personalmente non mi stancherei mai di leggere e rileggere. Voto: e me lo chiedi pure? Non bastano le stelline, Manuela Monaco a fatto jackpot!!!

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