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Manuale di volo di Antonio Rende


"Un Manuale di volo è talvolta necessario per far fronte alle tempeste della vita. Non esiste pilota talmente esperto da non averne bisogno almeno una volta durante l'esistenza; una turbolenza, una difficoltà, un imprevisto possono sconvolgere i nostri piani, e allora che fare? Bisogna imparare a volare". Recensione Generalmente lo urtano i discorsi del tipo “ma cosa vuoi che abbiano fatto, sdraiati sul loro divano e chiusi nella serenità delle loro stanze”; è vero, non erano medici, operatori di settori cosiddetti “essenziali”, commercianti, sanitari, ma non tutti possono essere sempre capitani nella vita; talvolta è importante anche sentirsi equipaggio, e non per questo ritenere di essere inferiori o sentirsi in seconda fila. "Manuale di volo" di Antonio Rende inizia con alcune riflessioni, da parte di un insegnante, sul periodo del covid, più precisamente si discute la DAD. Questo sistema d'insegnamento che ha diviso le persone tra chi era favorevole è chi no. Ma il punto focale del libro non è la DAD, tanto meno la pandemia che ci vede tutti protagonisti, con ruoli differenti, in riferimento alla citazione di cui sopra, ma pur sempre protagonisti. La storia di questo breve libro, considerate che l'ho letto in una mattinata, si schiude quando il nostro protagonista, il professore, riceve una mail da un vecchio all'anno con il compito che gli è stato assegnato alla fine del quinto superiore. Il compito consisteva nel scrivere un tema senza limiti partendo dal Manuale di volo. Penso che se abbiamo paura dei nostri sogni solo perché sono troppo grandi, allora vuol dire che non siamo grandi per crederci abbastanza. Riflessioni sul percorso della vita come se fosse un viaggio, un volo. È stata un esperienza, per me lettrice, unica. La sensazione che ho provato era quella di imbarcarmi su quel volo e riuscire finalmente a godermelo. È vero che ci saranno alcune turbolenze, così come nella vita, ma se affrontate con coraggio e sangue freddo ci aiuteranno ad essere piloti più competenti oppure passeggeri più coraggiosi.

Non ci rendiamo conto che la bellezza del piacere risiede nella sua intrinseca natura; nessuno ama le stesse identiche cose che ama qualcun altro, ed è per questo che il piacere ci rende esattamente ciò che siamo: unici, diversi, noi stessi. Alcuni un esercito di cavalieri, altri invece di fanti; alcuni una flotta di navi sulla terra nera ritengono la cosa più bella; io, invece, ciò che si ama. (Saffo, fr. 16 Voigt)

Io non posso fare altro che ringraziare l'autore per avere scritto un libro così profondo, introspettivo riuscendo a tenermi incollata alle pagine con la curiosità nell'animo. Il lessico è molto semplice e questo ha fatto si che non mi annoiassi mai. Con semplicità, l'autore, porta il proprio lettore a compiere riflessioni interessanti e aperte al dialogo perché non ti impone mai il proprio pensiero. Non da mai nulla per scontato o il pensiero unico credibile, anzi si mette in prima linea in discussione.

Ripensando a questo mio testo, penso che forse no, non è vero che tutti i sogni sono realizzabili, o meglio non è vero che tutti spiccheranno il volo. Forse è vero invece che le condizioni economiche, storiche e sociali hanno un ruolo importante nel condizionamento di una persona o di una famiglia.

Vi Consiglio assolutamente la lettura di "manuale di volo" di Antonio Rende, non ve ne pentirete garantisco io personalmente. Voto ☑☑☑☑☑

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