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La casa sul mare celeste di TJ Klune


Trama Linus Baker è un assistente sociale impiegato al Dipartimento della Magia Minorile. Il compito che esegue con scrupolosa professionalità è assicurarsi che i bambini dotati di poteri magici, cresciuti in appositi istituti in modo da proteggere quelli "normali", siano ben accuditi. La vita di Linus è decisamente tranquilla, per non dire monotona: vive in una casetta solitaria in compagnia di una gatta schiva e dei suoi amati dischi in vinile. Tutto cambia quando, inaspettatamente, viene convocato nell'ufficio della Suprema Dirigenza. È stato scelto per un compito inconsueto e top secret: dovrà recarsi su un'isola remota, Marsyas, e stabilire se l'orfanotrofio diretto da un certo Arthur Parnassus abbia i requisiti per rimanere aperto. Appena mette piede sull'isola, Linus si rende conto che i sei bambini ospitati nella struttura sono molto diversi da tutti quelli di cui ha dovuto occuparsi in passato. Il più enigmatico tra gli abitanti di Marsyas è però Arthur Parnassus, che dietro ai modi affabili nasconde un terribile segreto. Un'incantevole storia d'amore ambientata in una realtà fantastica, meravigliosamente narrata, su cosa significhi accorgersi che, a volte, si può scegliere la vita che si vuole. E, se si è abbastanza fortunati, magari quella vita ci sceglie a sua volta. Recensione "La casa sul mare celeste" è un romanzo per ragazzi molto introspettivo, dolce, irriverente e a tratti triste.

«Perché?» «Perché ho delle responsabilità.»
«Perché?» «Perché sono un adulto. E gli adulti devono lavorare.»

La dolcezza deriva dallo stile e dall'impostazione che l'autore ha impresso nella storia. I rapporti tra vari protagonisti sono estremamente importanti, gentili, comprensivi. Irriverente perché lo è il linguaggio e il carattere di molti piccoli personaggi. Talia ad esempio è una gnoma molto divertente e a tratti pericolosa ma nel senso buono perché vuole solo proteggere le persone che ama. Lucy un bambino all'apparenza "normale" ha un caratterino molto vivace e ama farsi beffa degli adulti. A tratti sembra quasi di avete a che fare con un adulto in miniatura. Triste perché ci sono momenti in cui si vorrebbe entrare fisicamente all'interno del libro per poter dire a Linus "cosa diamine fai? Possibile che non te ne accorgi?" oppure, semplicemente per consolare i piccoli protagonisti. Introspettivo in quanto attraverso i vari personaggi che hanno differenti caratteristiche si riesce ad entrare in empatia non solo con loro ma anche con la parte più profonda di se stessi.

«Ho la sensazione che scoprirà che l’impossibile è ben più accessibile di quanto non creda.»

Oltre a Talia e Lucy ci sono una piccola viverna di nome Theodor che accumula piccoli gingilli come un tesoro e non importa che si tratti di un vero diamante o di un bottone di ottone perché perì lui è tutto un tesoro prezioso da custodire. Chauncey invece è un bambino che ha un unico sogno, quello di fare il Cocherge da grande per potersi prendere cura delle persone e fare si che non debbano preoccuparsi di nulla quando sono in vacanza. Sal è un bambino molto timido per via del suo passato ma anche lui, come gli altri, ha i suoi sogni. Vorrebbe poter scrivere tante storie e che le persone lo accettassero per quello che è senza avere paura di lui anche perché, quello più spaventato è proprio lui, come un cucciolo. Phee è una bambina, ama la natura ed essendo simile a Zoe (la guardiana dell'isola dove abitano) le sta molto vicino per poter apprendere il più possibile e alla fine riuscire a trovare il proprio posto nel mondo. I bambini di questa storia portano con se un insegnamento prezioso, una virtù che li distingue dalla massa e tutti insieme vogliono fare capire l'importanza dell'accettazione. Linus è il protagonista ed è molto simpatico nel suo essere così impacciato. Lui è abituato ed è fermamente convinto che la sua vita da scapolo che segue rigidamente le regole del Manuale Delle Norme e Dei Regolamenti sia perfetta così. Ma quello di cui non si rende conto è che, quel MANUALE gli ha messo dei paraocchi. Arthur Parnassus invece è il tutore legale dei bambini e vi invito solo a non sottovalutarlo. Apro una piccola parentesi per il trio Linus, Parnassus e Lucy perché quando sono insieme mi fanno morire dal ridere (la mia battuta piacerebbe molto a Lucy 😎). Anche per taglia servirebbe una pagina a parte perché è una piccola donna con un coraggio infinito.

«Forse. Ma se quello che sento non mi piace, torniamo subito qui e salti dentro senza discutere.»

Tj Klun riesce perfettamente nella rappresentazione dei suoi personaggi sempre positivi e, allo stesso modo, riesce a trasmette la sofferenza per le ingiustizie. Questo per me era il romanzo d'esordio di questo autore, non avendo letto mai nulla di suo e vi assicuro che mi è piaciuto molto tant'è che sicuramente recupererò altri suoi libri. L'unico appunto è per i troppi punti di sospensione e infinite parentesi soprattutto nella prima metà del libro che mi hanno stancata parecchio. Il dovermi bloccare ogni volta mi dava un senso di affanno.

«Io non voglio diventare adulto. Sembra noioso.» Linus allungò la mano e gli scostò una ciocca di capelli dalla fronte. «Sono convinto che diventerai un adulto magnifico, anche se tra molto, moltissimo tempo.»

"La casa sul mare celeste" è un libro che va letto a cuore leggero e sereno secondo me ma non trascurate i piccoli dettagli. Dietro ai pensieri e alle parole innocenti dei bambini si nascondono messaggi importanti per noi adulti. Voto ☑☑☑☑, 5

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