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Il profumo dei papaveri



Trama

Lorenzo Corti è una jazz star decadente, che si arrabatta tra un concerto e l'altro, tirando a campare in modo patetico e svogliato. La vita non è proprio andata come voleva lui, e all'età di 47 anni l'unico modo per non pensarci è quello di annegare costantemente i brutti pensieri nello spirito di un buon Bourbon. Dopo un concerto al Jazz Club Ellington, Lorenzo incontra Germano, suo vecchio amico fraterno, perso di vista da molti anni, venuto a informare il musicista della morte di Angelica Bonomo. Ma chi era Angelica Bonomo? Lorenzo piomberà in una spirale di ricordi che lo porterà a rivivere gli avvenimenti spaventosi dell'estate del 1990, quando Angelica, fidanzatina di un Lorenzo diciassettenne, fu vittima di un episodio atroce. Lorenzo, con gli amici Germano, Sandro e Teo, quattro ragazzi di un piccolo paese di provincia vengono messi a forza, di fronte a un avvenimento talmente grave da lasciare una crepa indelebile nell'animo adolescenziale, sconvolgendo per sempre le loro vite.


Recensione


"Devo farlo, ora o mai più! Non ho più le forze di resistere, non ho più scuse. Sento di aver abbandonato il bambino che ero. Si, ho abbandonato quel ragazzino che suonava il jazz parecchi anni fa, quel ragazzino che amava sfrecciare col vento nei capelli, che amava la vita."

"Il profumo dei papaveri" di Mario Francesco Gastoldi è un libro profondo e maturo. Trovo che, quest'ultima definizione, si addica particolarmente alla storia narrata dall'autore. Dentro troviamo Lorenzo che fa un percorso di una personale maturazione alla soglia della mezza età. Si, perché non c'è scritto da nessuna parte che tutti gli uomini maturano nello stesso periodo. Ognuno vive la propria vita seguendo il proprio istinto è saranno sempre le esperienze che viviamo e il modo in qui le affrontiamo, come reagiamo alle difficoltà della vita, a dirci quanto siamo maturi.

Lorenzo, per comprendere tutto ciò, è "costretto" da un evento tragico a fare un passo indietro di quasi trent'anni. Deve tornare e ripercorre i mitici anni novanta per comprendere gli errori che ha commesso quando era solo un ragazzo adolescente, con un emotività e una rabbia repressa. In quei anni e alla sua età era facile sentirsi sulle nuvole ed in un attimo precipitare nell'oblio. Bastava una risposta negativa dei genitori per quel viaggio con gli amici, il rifiuto di una bella ragazza che ti piace tanto, l'addio di una persona, l'unica che eravamo convinti, fosse in grado di capirci.

Ma c'erano anche gli amici. Quelli fidati, i moschettieri. Quelli con i quali facevi le bravate, andavi in giro sul motorino, scherzavi e giocavi a pallone. Gli stessi che ti tiravano fuori dai guai o ti difendevano a spada tratta dai nemici. Ma, come dicevo prima, basta poco per precipitare nell'oblio e, purtroppo, Lorenzo ci è cascato con tutte le scarpe.


" Il ragazzo fantasticava, faceva i conti senza l'oste, ma a diciassette anni lo si può fare. Poteva sognare un futuro su misura, fatto di zucchero filato e marzapane, dove i veri problemi, i problemi degli adulti, non erano contemplati."

Non vi dirò nient'altro, ho già descritto ampiamente la storia e il finale dovete scoprirlo da voi. Quello che posso ancora dire è che la storia è "semplice" anzi, il modo in cui viene narrata la rende tale. Perché è profonda, intensa e pienamente immersiva, soprattutto quando si fa il salto temporale negli anni novanta. Ho amato i personaggi ma ho avuto modo anche di odiargli, soprattutto Lorenzo quando si ostinava a non volere sentire le ragioni di Angelica. Ho apprezzato e invidiato l'amicizia dei moschettieri, veramente unica. Farei decisamente prima a dirvi cosa non ho aprezzato de "Il profumo dei papaveri". Niente. È tutto perfetto così.


" Riflettendo pensò che quando prendi una strada, devi avere il coraggio di combattere per quello in cui credi, contro tutto e tutti. Lorenzo vi si era seduto ai margini e aveva atteso e atteso, aspettando per così tanto tempo qualcosa o qualcuno, al punto di non sapere più che direzione dovesse prendere. E fu in quel preciso istante che realizzò di essere veramente solo."

Voto ☑☑☑☑☑


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