top of page
Cerca
  • Immagine del redattorelibera_di_leggere

Eterotopia - i figli di nessuno di Salvatore Pannone


TITOLO: "Eterotopia - I figli di nessuno" AUTORE: Salvatore Pannone PAGINE: 322 EDITORE: Youcanprint GENERE: Futuristico - Politico DESCRIZIONE I Figli di Nessuno è il secondo capitolo della saga "Eterotopia".Sopravvissuto al teatro degli eroi, Chris diventa ufficialmente un membro della "Consorteria ombra". Con una crescente rabbia verso quel popolo che gli ha voltato le spalle, Chris dovrà decidere se sposare o meno la causa dei ribelli e diventare il volto della Rivoluzione.Tra gli illuminati, intanto, è tempo di elezioni. Riuscirà Meenark a proseguire nel suo dominio? O ci saranno nuovi membri ad amministrare la "paradisiaca" Nazione? Con Mappino e Fool sempre più amati e altri volti alla ribalta, l'esito delle elezioni non sarà scontato. Chris e Isa, intanto, scopriranno che nella "nuova Paritatopia" non esiste quella perfezione tanto decantata. Mentre il lupo d'argento dovrà decidere che contributo dare alla causa, tra nuovi ribelli e nuovi consigli continua la guerra a distanza tra due mondi opposti. Riuscirà la Consorteria ombra a dare volto e voce ai Figli di Nessuno della grande Nazione? RECENSIONE Oggi vi parlo di "Eterotopia - I figli di nessuno" di Salvatore, il secondo volume della trilogia "Eterotopia". Dopo aver vinto il teatro degli eroi, Chris sente ancora il peso di questa difficile esperienza, con un braccio bionico montato sul suo corpo e la morte del suo amico sulla sua coscienza. Il suo carattere è inevitabilmente cambiato. Ora si trova ad un bivio molto difficile da percorrere: vale la pena diventare un ribelle e guidare un rivoluzione?

"Non c'è niente di meglio. O questo o non mettiamo il piatto a tavola. Se vuoi renderti utile anche tu in questa famiglia, fa' meno la schizzinosa e accetta lavori più umili, o vuoi ancora fare la principessina snob come in terza consorteria?"

Il libro, a differenza del primo capitolo, si concentra molto di più sull'aspetto politico di questo mondo futuristico immaginato. L'autore ha creato molte similitudini con le figure politiche del nostro passato e del nostro presente, facendo in modo che il lettore si senta molto coinvolto ed interessato, anche per vedere un nuovo punto di vista su un mondo futuristico ma che, essenzialmente, è simile a quello che conosciamo.

"Farai un messaggio a nome della consorteria ombra che sbatteremo in faccia alla grande Nazione. Faremo sapere agli illuminati che sei vivo, come è viva Paritatopia, e che la rivoluzione arriverà".

Questa similitudine è spesso molto interessante divertente, proprio perchè è impossibile non collegare questi personaggi politici ai nostri, dal fascismo che fa tristemente parte del nostro passato, alla forte divisione fra Sinistra e Destra, che conosciamo ormai da svariati anni. In particolare, vengono sottolineati in modo satirico alcuni punti deboli di questi politici così simili a quelli veri, rendendoli divertenti e praticamente assurdi e inaffidabili. Ho dunque apprezzato questa satira, l'ho trovata divertente e ben costruita, tra "il detto e il non detto".

"Siamo stufi che gruppi come il C.D. vogliano sostituirci con gli impuri. Siamo stufi che quei terroristi dal sangue bastardo uccidano altri innocenti e sporchino le nostre strade. Criminali che, capaci solo di delinquere, vendono la droga ai nostri figli, stuprano le nostre donne. PRIMA I CITTADINI DI ETEROTOPIA!"

Lo stile mi ha però fatto apprezzare molto meno la lettura. Ho trovato che la maggior parte dei capitoli viene introdotta sempre con lo stesso schema, ovvero con delle frasi molto simili l'una all'altra, con uno schema narrativo troppo schematizzato, che potrebbe rendere la lettura un po' noiosa.

"Chris, accertandosi che nessuno lo vedesse, strappò il foglio contenente quell'articolo e lo portò con sè. Sapeva che era un follia, sapeva che era la cosa più stupida che potesse fare in quel momento della sua vita, ma se c'era la possibilità di rivedere Ben, quella possibilità non se la voleva precludere a priori".

I dialoghi e le descrizioni sono ben distribuiti, anche se alcuni dialoghi risultano un po' banali e si sarebbero potuti evitare o modificare. Il punto di forza di questo romanzo è l'aver presentato tutta la vicenda dal punto di vista del popolo, mettendo il lettore in costante conflitto tra il dover seguire forzatamente le regole impostate dal governo e il voler iniziare una rivoluzione. Questo rende sicuramente il lettore molto più coinvolto.

"Oh, ma loro non so' nazionalisti eh, penso con sarcasmo Samanta. Non avevano espresso nessun dissenso quando era stato nominato Mappino (che aveva passato la sua vita, si disse Samanta, a insultare i pro-cap di Panoli), avevano però espresso dissenso verso il C.D. Questa cosa faceva riflettere molto".

Nonostante le carenze stilistiche, l'idea alla base del romanzo è molto interessante per gli amanti del tema politico e futuristico. VOTO: 3/5

6 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
Post: Blog2_Post
bottom of page