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Carpe Diem



Trama

Luke Mason, dirigente di una multinazionale, ama le sfide, un atteggiamento vincente nel mondo del lavoro ma decisamente dannoso quando si confronta con un ufficiale di polizia. Risultato: la sospensione della patente e una condanna a prendere il treno per andare al lavoro. Eppure quando vede su quel treno una donna incredibilmente attraente con il laptop perennemente sulle gambe, ne rimane folgorato. Deve essere sua e non indugia un secondo a origliare una sua conversazione per rubare il suo indirizzo mail e proporle il suo gioco: obbligo e verità. Uno svago per adolescenti direbbero molti. La stessa Mary Proust lo trova un gioco puerile, lei che è sempre stata razionale soprattutto in amore. Si ricrede quando a proporglielo è un affascinante sconosciuto che gli rallegra le tediose giornate da pendolare. L’interesse l’un per l’altro è palese e la necessità di vivere il momento è impellente. Quindi, perché non giocare? Le regole del gioco, però, impongono di omettere il loro lavoro dalle conversazioni, una verità che, se rivelata, cambierebbe radicalmente le carte in tavola…



Recensione

Parliamoci chiaramente, conosciamo bene tutti quanti la difficoltà che sta dietro ad una recensione. Dobbiamo tenere in conto diversi fattori: il genere, la nicchia dei lettori, lo stile, la caratterizzazione, l'ambientazione, l'autore e la sua fatica per cercare di donare al lettore un'esperienza piacevole di intrattenimento ma, soprattutto, l'intento di lasciare qualcosa di se, trasmettere un pensiero o una riflessione...i fattori per la "valutazione" (Non mi piace questo termine perciò prendetelo con le pinze) di un libro sono veramente tanti e ognuno di essi comporta altrettanti ragionamenti. La questione diventa più complicata nel momento in cui ami follemente l'autore o meglio ancora, è un* amic*. Come ci si comporta? Con l'onestà e sincerità ma, in virtù della stessa sincerità dobbiamo comunque ammettere di essere di parte, almeno un pochino. Senza perderci in ulteriori chiacchiere, vi dico solo come ho deciso di procedere. Sono partita da una domanda specifica: "perché dovreste leggere CARPE DIEM di Chiara Della Monica? E da qui ho stilato una sorta di lista di risposte che, come regola, dovrebbero convincervi. Spero di riuscirci, me lo auguro proprio hehe! Ultima cosa, ho chiamato questa recensione 2.0 perché la prima che ho scritto (sempre col cuore), quando l'ho riletta, mi sanguinavano gli occhi. Carpe diem merita molto più di una semplice recensione sconclusionata. Ma ora partiamo sul serio. • il libro è immersivo, perché? L'aspetto che mi ha sempre colpita nelle storie di Chiara è il suo modo di raccontare l'ambiente che circonda i suoi personaggi. È facile cadere nel tranello del "turista" quando, per la propria storia, si scelgono mete famose come Parigi, Londra, Roma...insomma, città importanti. Soprattutto se si ha avuto la fortuna di visitarle almeno una volta, allora in automatico si tende a trasmettere le emozioni che si sono provate stando davanti alla Cattedrale di Firenze o al Colosseo di Roma. Chiara invece non è mai inciampata in questa difficoltà, lei quei luoghi li vive e li fa vivere nella loro semplicità e quotidianità.

sensoriale! Mai come in questo libro ho percepito i profumi. Si sa, è uno dei concetti fondamentali per l'autore sfruttare i cinque sensi per trasmettere al meglio le percezioni e per fare provare al lettore il brivido o il solletico, fagli sentire lo stesso profumo anche se non si ha a portata di mano un fiore. È scientificamente provato che i profumi sono uno dei meccanismi dei nostri ricordi. Alzi la mano chi non ha un profumo specifico che, quando lo senti, ti riporta alla mente un ricordo particolare. Ecco, Chiara vi farà sentire profumi pazzeschi che terranno sull'attenti le vostre emozioni mentre le vostre papille gustative proveranno sapori nuovi.

• caratterizzazione dei personaggi. Questo è un aspetto fondamentale in una storia, perché tutti amiamo personaggi dal carattere ben delineato. E non si parla per forza di un carattere forte o il classico stereotipo della ragazza indipendente, sfrontata e sfacciata o il suo esatto opposto. Cerchiamo di aprire un po' la mente e comprendere che, per "personaggi caratterizzati bene" si intende un aspetto psicologico preciso e coerente. Ciò può significare anche che, se voglio un personaggio incoerente posso rendere il suo carattere forte su questo aspetto. Perché diciamoci un'altra mega verità, siamo fatti di mille imperfezioni, infiniti dubbi e qualche incoerenza logica. Perciò perché ci ostiniamo a cercare un personaggio perfetto al millesimo? Chiara ha creato dei personaggi che hanno i loro pro e contro, esseri pensanti con i loro difetti, le loro paure e ossessioni. A volte volevano presi a schiaffi, questo è vero ma chi di noi non ha, qualche volta, voluto strozzare (in senso figurato) la/il propri* amic* perché ha fatto una cazzata, possibilmente in amore? O meglio ancora, perché ha cercato di tirare il freno a mano in una relazione proprio come Mary...bocca mia taci che se no chi la sente a Chiara se faccio i spoiler, hahaha...ps. I spoiler bomba li fa solo lei😝 ovviamente, questo discorso vale anche per i personaggi secondari ovvero, gli amici dei nostri protagonisti.

• lo stile...su questo potremmo aprire un capitolo a parte. Purtroppo è un argomento delicato perché, nel corso degli ultimi anni ho potuto constatare che lo stile di un autore è molto soggettivo per il lettore. Ho sempre sostenuto (e continuo a farlo) che i libri sono come un opera d'arte. Ogni artista ha i suoi tratti identificativi se pur simili perché si interfacciano nella stessa corrente artistica. Mi vengono in mente Édouard Manet e Claude Monet, il primo un precursore dell'impressionismo l'altro il fondatore del medesimo stile. Questo esempio (e non sono un esperta in materia, mi avvalgo di ricordi scolastici, correggetemi se dico una cavolata) ci fa capire anche come lo stile di un autore può essere ispirato e/o d'ispirazione ma, alla fine della fiera, ognuno ci mette del suo quindi, quello che noi lettori possiamo fare è cercare di separare le due cose e comprendere se l'autore colpisce le giuste corde della nostra anima. E se abbiamo la possibilità, è altrettanto importante cercare di conoscere la crescita dello stile narrativo, in modo da poter capire se questo sviluppo ci piace o meno. In parole povere, avendo letto il primo libro di Chiara più altri due e, infine avere assistito allo creazione di Carpe Diem, posso assicurarvi che la maturità dello stile c'è, è presente, forte e coinvolgente perciò, dico solo "Continua così Chiara!".

Detto tutto ciò penso che possiamo passare alle note dolenti. Confesso che ci sto riflettendo da secoli e faccio fatica a trovare qualcosa fuori posto ma, se voglio proprio cercare il pelo nel uovo allora posso dirvi queste due cosine.

• il migliore amico del protagonista non mi piace. Chiara lo sa, penso haha. Non mi entusiasma il suo atteggiamento, il modo in cui affronta determinate questioni. Ora, mi rifaccio ovviamente al punto precedente e comprendo che Chiara voleva esattamente questo carattere da lui, ma a me non piace. Amen. È un mio gusto personale e anche nella vita reale certe cose le gradisco poco e niente.

• i genitori di Mary poco presenti. In realtà, quello genitoriale è un rapporto molto presente nella vita della protagonista. Si vogliono bene, lei ha qualche piccolo risentimento (come tutti noi esseri umani) nei confronti della madre e del padre per via delle loro decisioni quando era piccola. Cose che poi l'hanno portata a volere cercare costantemente una stabilità sia fisica ma, soprattutto, emotiva che ha trovato a Parigi(mi sto dilungato all'infinito, fermatemi)...ma in complesso è un ottimo rapporto di affetto reciproco. Quindi trovo che la loro presenza doveva essere più presente (non vi chiedo di scusarmi il gioco di parole perché è voluto, pessimo ma voluto hahaha). Dunque, penso di avere espresso ampiamente il mio pensiero. Credo di avervi dato materiale in abbondanza per decidere di legge CARPE DIEM (mi sentite mentre urlo questo titolo pazzesco!?) sotto l'ombrellone. Ora non avete più scuse. Voto ☑☑☑☑,5



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