Colin Hammond è il veterinario più sexy di tutta la contea di Cannon, ama il suo lavoro più di qualsiasi altra cosa ed è un fan delle relazioni senza importanza. Fino al giorno in cui Colin si accorge per la prima volta della ragazza che gli serve la colazione e non riesce più a togliersela dalla mente. Rebecca "Becky" Brome passa tutte le sue giornate a dividersi tra il lavoro di cameriera e il prendersi cura del padre, diventato alcolizzato dopo la morte della moglie. Non avrebbe mai immaginato che una persona come Colin la notasse e che le rimanesse accanto dopo l'ennesimo guaio causato dal padre. Colin, all'inizio, vuole soltanto esserle amico, ma più passano i giorni più si sente attratto da quella ragazza che con il suo sorriso e la sua innocenza riesce a confonderlo. Per Rebecca diventa sempre più difficile resistere al fascino dell'uomo e ben presto comincia a provare dei sentimenti per lui, che credeva non avrebbe provato mai. Ma Colin è allergico alle relazioni e il solo pensiero di stare con la stessa donna per tutta la vita lo terrorizza. Rebecca riuscirà a fargli cambiare idea? Recensione Dunque, parto con il dirvi che la storia in se non mi è dispiaciuta affatto. Una relazione d'amore che nasce è cresce in modo quasi naturale senza troppi fronzoli di contorno. Il personaggio maschile, Colin, mi è piaciuto. Il suo carattere risulta coerente e ho apprezzato come l'autrice ha trasmesso le sue emozioni. Peccato che lo ha reso una sorta di uomo bionico da riproduzione. Rebecca "Becky" invece lo trovata meno coerente, a volte si presentava come una ragazza timida che non ha mai avuto un ragazzo, non ha mai baciato nessuno però nella scena successiva si trasforma in una ragazza sicura di se per poi tornare ad essere la solita timida. Questo suo essere altalenante non l'ho trovato equilibrato. Mi sembra chiaro che ci sia, dietro a questa protagonista, un tentativo di evitare il cliché del brutto anatroccolo che si trasforma in un cigno. A proposito dei cliché, mi ha piacevolmente sorpreso trovarli gestiti con totale naturalezza e disinvoltura tant'è che risultavano quasi impercettibili. Cio che mi ha convinto di meno sono state le scene assurde da commedia americana di terz'ordine. Mi viene in mente la caduta del vassoio, la ragazza si piega e lui le guarda il lato B. Sono scene che mi fanno alzare gli occhi al cielo più di un classico cliché. Un appunto in particolare, un consiglio, è sul prologo. Nel "A un passo da te" lo trovato esagerato e inutile, non mi ha dato nulla in termini di trama, mi ha solo mostrato il protagonista maschile sotto una luce che non gli apparteneva. In secondo luogo, la coerenza, non solo dei protagonisti ma di tutti i personaggi, è fondamentale. Purtroppo non posso rivelare nulla per farvi capire altrimenti farei spoiler. Una raccomandazione fondamentale va a tutti autori, prestate molta cura alla storie che scegliete anche se sono secondarie alla trama. In questo caso abbiamo un padre depresso e alcolizzato ecco, sono tematiche che vanno trattate con le pinze, con cautela e non con superficialità solo per suscitare l'empatia del lettore nei confronti di un protagonista. Ultima cosa, le ripetizioni dei nomi soprattutto nell'epilogo sono state decisamente troppe, ho perso il conto. Sommando i pro e contro vi posso dire che se avete voglia di un libro, di una storia d'amore semplice allora, "A un passo da te" può fare al caso vostro ma senza pretese. Voto: ☑☑☑
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